Nel 2009, decisi di introdurre l'Anatomia umana nel piano delle materie da studiare nel Corso di Scienze Biomediche. Sebbene la materia fosse affascinante, inizialmente non prevedeva esercitazioni pratiche, almeno per quanto riguardava la parte relativa al sistema locomotore e cardiocircolatorio. Questo rischio di rendere le lezioni un po’ noiose, e così, per ravvivare l'interesse dei ragazzi, cominciai a portare in aula alcune ossa (teschio, piede, mano, vertebre, sacro) che avevo utilizzato io stesso durante il mio percorso di studi in medicina. Quelle ossa erano un ricordo di un tempo lontano, ritrovate nel vecchio rudere abbandonato del monastero di Sant'Agata, situato tra Ripalta e Serracapriola.
Quando arrivammo alla parte del cuore, decisi di portare l’esperienza a un livello più concreto. Chiesi a Giacomo Di Nauta, amico di mio suocero e titolare di un macello, di procurarmi una decina di cuori di maiale. Giacomo, sempre generoso, acconsentì prontamente, e con quegli organi, improvvisai una seduta di dissezione anatomica del cuore, che si svolse nella tavernetta di casa. Era il pomeriggio del 23 marzo 2009. L'entusiasmo e la sorpresa dei ragazzi furono indescrivibili. Vedere dal vivo quelle strutture anatomiche che avevano solo studiato sui libri era un’esperienza incredibile, che conferiva nuova vita alle nozioni teoriche che avevano faticosamente appreso. Quei cuori vennero sezionati nei minimi dettagli, e l'espressione di meraviglia che si leggeva nei loro volti è ancora viva nei miei occhi. Era un piacere immenso vederli riuniti attorno al tavolo, animati da una passione così pura e disarmante che non avevo mai visto prima.
A completamento della seduta, organizzai una gara a quiz, sempre sul cuore. La competizione non prevedeva premi, solo il rischio di una "penalità" decisamente particolare: chi avesse risposto erroneamente a tre domande avrebbe dovuto mangiare il cuore dissezionato che io avrei cucinato. Sarà stato per le lacune emerse, sarà stato per la prelibatezza del piatto, ma sta di fatto che quella sera, il cuore lo mangiarono tutti (o quasi).
L'esercitazione di dissezione anatomica fu successivamente ripetuta anche con altri organi (fegato, polmoni e reni) e, negli anni successivi, le nuove generazioni di docenti dell'Agorà hanno perpetuato l'esperienza, in quanto particolarmente utile ed entusiasmante per gli allievi.
Anno 2015 - Docente Gaetano Pezzicoli
Anno 2015 - Docente Gaetano Pezzicoli
Anno 2018 - Docente Francesco Tucci
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Anno 2019 - Docente Domenico Parigino
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