Il cielo è stato realizzato nel mese di ottobre-novembre 2016. La struttura di base è fatta di compensato sottile da 3 mm (in modo da poterlo curvare nell'angolo), montato su su un telaio di legno. Per irrobustire la base e per poterla rendere resistente all'umidità, la faccia posteriore è stata rivestita con uno strato di vetroresina, mentre la faccia anteriore è stata trattata con un impasto di gesso, colla vinilica e acqua (imprimitura).
Poi, sono state sono state disegnate le costellazioni dell'emisfero boreale sulla faccia posteriore. In corrispondenza delle stelle principali, sono stati praticati piccolissimi fori per il passaggio delle fibre ottiche, diametro variabile, a seconda della grandezza (luminosità) della stella: 0.5 mm, 0.75 mm, 1.0 mm e 1.5 mm. Il numero di stelle (e quindi di fori e di fibre ottiche) è alto: 180.
Successivamente, sulla faccia anteriore è stato dipinto il cielo. Una volta asciugati i colori sono state passate le fibre ottiche (25 da 0.5 mm, 25 da 0.75 mm, 124 da 1 mm e 6 da 1.5 mm). Questa è stata la parte più difficile e richiede un lavoro certosino. Per poterlo fare c'è bisogno di due persone, entrambe dotate di lenti di ingrandimento. Pertanto, mi sono fatto aiutare da mia moglie Lucia. Una volta passate, le fibre sono state raggruppate in fasci multipli, ognuno dei quali convogliato in un illuminatore. Poiché gli illuminatori per fibre ottiche costano, me li sono costruiti da solo (un banale tubo di plastica, con un led bianco molto luminoso, la sua resistenza di polarizzazione e un filtro giallo interposto tra il led e l'origine delle fibre ottiche, al fine di rendere il colore bianco della luce meno freddo e un po'più caldo ... come quello reale delle stelle).
Infine, sul bordo inferiore della faccia anteriore, sopra la barra di raccoglimento delle fibre e degli illuminatori, è stata posta una canalina rovesciata e sopra di essa, incollate delle stringhe led RGB per poter gestire gli effetti del cielo (alba, tramondo, notte, ecc.).
Mappa delle costellazioni riportate sul cielo del Metasaepe (ovviamente, corrispondenti alla distribuzione reale nella volta celeste). Le linee marroni ricalcano il profilo delle montagne e dei componenti dell'ipogeo.