L'arte grafica è stata una delle grandi passioni che hanno accompagnato la mia vita sin dai primi anni. Ricordo che, da piccolo, mi piaceva molto disegnare e colorare. Quando frequentavo le medie mi ero appassionato alla pittura. La gran parte dei disegni li coloravo con i colori a tempera, la quale non mi piaceva molto perché, una volta asciugata, perdeva in lucentezza e corposità. La pittura ad olio la conobbi al liceo, ma non perché insegnata a scuola. Purtroppo, disegno era, assieme a musica e a educazione fisica, una materia da ricreazione. Della pittura ad olio ne venni a conoscenza leggendo sui testi scolastici di arte e disegno. Lì vidi che la gran parte dei prestigiosi quadri d'autore erano realizzati ad olio. Così decisi di fare il salto: dalla tempera all'olio. Fu un vero disastro. Ricordo che mi feci comprare da mia madre una confezione di colori ad olio alla Standa. Per mesi e anni cercai di capire come diavolo si usassero... un vero pasticcio. D'altronde, nessuno poteva insegnarmelo e internet non c'era ancora. Dopo anni di vani tentativi, finalmente, al 5° liceo arrivai a comprendere che bisognava realizzare prima una base con la trementina e poi una mano definitiva utilizzando l'olio come diluente. Inoltre, capii anche che per effettuare le sfumature bisognava aspettare che i colori applicati iniziassero ad asciugare un po'. Il primo dipinto decente realizzato fu Il vecchio e la quercia, nei primi mesi del 1978. Subito dopo (a fine anno scolastico, dopo l'esame di stato del liceo), mi lanciai nella realizzazione di un quadro molto più impegnativo e di grandi dimensioni (120x80 cm): Lo studio di filosofi. Con la realizzazione di questo dipinto, appresi finalmente la tecnica delle sfumature. Successivamente, fui costretto a trasferirmi a Bologna per l'università e negli anni universitari abbandonai la passione per la pittura. La ripresi nella settimana dopo la laurea di medicina, a ottobre 1986, con Il pensatore solitario. Fu l'ultimo dipinto ad olio realizzato. Tuttavia, non abbandonai del tutto i colori ad olio. In seguito, li ripresi per dipingere le statue in terracotta del presepe e, successivamente, i componenti in legno e le statue del Metasaepe.
La passione per il Metasaepe ha soppiantato, negli anni successivi, quella per la pittura. Nella realizzazione di questa particolare creazione artistica mi sono imbattuto nell'arte scultorea, necessaria per realizzare statue personalizzate. Questa volta, però, non ho fatto come per la pittura ad olio. Mi sono dotato di un vero maestro, Raffaele De Angelis (di San Severo - FG), il quale, con molta pazienza e dedizione, mi ha insegnato la modellazione dell'argilla.
Contiene una serie di quadri realizzati nel coso degli anni.
Contiene l'opera artistica per la quale mi sono maggiormante applicato (diversi anni di gestazione). Ha un valore profondamente autobiografico e rappresenta la "scoperta" più avvincente e più importante della mia vita.
Contiene una serie di elementi di "arte della natura", cioè soggetti "naturalemente" artistici (nella forma o nei colori o nel significato) intercettati nel corso degli anni. Il merito sta nell'averli colti (soprattutto), raccolti, curati e immortalati.