Il mio primo laboratorio, nel lontano 1977, era nascosto in un angolo buio e raccolto del ripostiglio di casa. Un piccolo tavolinetto ripiegabile di appena 50x70 cm, coperto da una tovaglia logora, faceva da scrigno agli attrezzi sparsi sopra di esso, in un ordine fragile ma prezioso.
Con il tempo migliorai un po’ le condizioni e spostai il tavolinetto nella mia cameretta, accanto al balcone. Lì avevo finalmente qualche mensola su cui appoggiare i primi strumenti che riuscivo a costruire, e una vista mozzafiato sul lago che sembrava ispirarmi ogni giorno, mentre lavoravo.
Da sposato, lo spazio si fece più difficile da trovare: la mansarda che condividevamo era angusta, e non c’era posto per un angolo dedicato all’elettronica. Ma quando ci trasferimmo nella nuova casa, non ebbi dubbi: una parte intera del mio studio sarebbe stata riservata a quel mondo che amavo tanto.
Con il passare degli anni, la passione si trasmise anche ai miei figli e le esigenze crebbero. Così tutto il materiale trovò dimora definitiva nel garage, trasformato in un vero e proprio laboratorio. Fu lì che nacquero tutte le mie realizzazioni di elettronica, i dispositivi HiFi, l'Mt-21-42/Endofaster e i numerosi altri dispositivi realizzati dai figli Primiano e Francesco.
Nel laboratorio di casa germogliò la passione di Primiano per l’elettronica e l’informatica, una fiamma che lo avrebbe poi guidato a diventare ingegnere informatico. Fu anche lì che sbocciò l’interesse di Francesco per gli stessi mondi, un interesse che, pur non diventando la sua professione, ha lasciato un segno indelebile nel suo percorso e nel suo carattere.
Partendo dal basso e da destra verso sinistra, i principali strumenti del laboratorio. Piano basso: oscilloscopio digitale, capacimetro (autocostruito), due multimetri digitali portatili. Piano intermedio: multimetro digitale da banco, generatore di funzioni, carico fittizio per amplificatori. Piano superiore: stazione saldante, alimentatore a due canali, alimentatore a un canale, frequenzimetro, impedenzimetro, prova circuito a sostituzione (del vecchio corso radiostereo a transistor della scuola radioelettra di Torino), alimentatore stabilizzato 0-2.000 volt.