La lezione di Istologia tenuta dal dott. Michele Bisceglia rappresentò una delle esperienze didattiche più significative, pensate per stimolare l'interesse dei ragazzi. All'epoca, Michele era primario di Anatomia Patologica presso l'IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico) di San Giovanni Rotondo, ma anche un rinomato ricercatore di fama internazionale. Tra di noi c'era una grande amicizia, nata da una collaborazione per uno studio sulle gastriti atrofiche. La lezione si svolse il 7 gennaio del 2007, nella solita saletta del garage di casa, ed ebbe un impatto straordinario sui ragazzi. La sua presentazione suscitò un interesse travolgente, ma ciò che la rese ancora più speciale fu un gesto di generosità: Michele ci regalò una serie di preparati istologici da osservare al microscopio.
Quei vetrini, carichi di significato formativo, avevano un valore inestimabile. Pensate che, vent'anni prima, quando frequentavo l'università di Bologna, ero costretto a percorrere mille chilometri per poter osservare, durante le esercitazioni di istologia della prof.ssa Bonora, soltanto quattro vetrini di traverso. L'idea che i ragazzi potessero osservare preparati così preziosi era, per me, un sogno realizzato. Quella donazione di vetrini si rivelò essere qualcosa di inaspettato. Essa rappresentò la base formativa e la palestra di addestramento per almeno tre generazioni di allievi che, oggi, sono medici, ricercatori, biologi e farmacologi. Su quei vetrini si sono formati Aldo, Francesco, Gaetano, Felicia, Teo, Ivana, Michela... nomi che ora brillano nel mondo biomedico.
In seguito, coinvolsi il dott. Bisceglia anche in altre occasioni, come ad esempio per l’esame di Anatomia. La sua presenza suscitava un rispetto profondo tra i ragazzi. Con la sua immensa cultura e capacità di affascinare, riusciva a rapire l’attenzione di chiunque. La stima e l'ammirazione nei suoi confronti erano straordinarie. Ricordo che una volta, Francesco (mio figlio) espresse il suo desiderio di diventare patologo dicendo, con una certa ironia, che da grande avrebbe voluto fare il "bisceglio". Ironia della sorte, oggi, a distanza di 14 anni, Francesco si trova a frequentare il corso di specializzazione in Anatomia Patologica, proprio la stessa branca che il dott. Bisceglia ha magistralmente insegnato.