Il 6C33C Simplex è un amplificatore a valvole single ended che presenta, rispetto alla tipologia circuitale tipica dei single ended, due particolarità innovative. Una prima caratteristica è il sistema DCMB (Direct current modulated bias), un accorgimento per collegare direttamente lo stadio pilota e quello finale, senza ricorrere ad un condensatore o trasformatore di accoppiamento, che se anche di buona qualità, non possono non influire sul suono a causa delle non-linearità che li penalizzano. Col DCMB il segnale viene prelevato dalla resistenza di carico della valvola pilota e trasferito direttamente alla griglia e al catodo della valvola di potenza. A causa di questo collegamento, è necessario avere due alimentazioni separate, dispote in tandem: una per lo stadio finale e una per quello pilota. Il potenziale dello stadio pilota, per effetto del collegamento a tandem, viene a trovarsi ad avere un potenziale di circa 400 Volt. In questo modo, la semplicità del circuito single ended è spinta al massimo e la riproduzione del suono ne trae grande sollievo.
La seconda e innovativa caratteristica è il trasformatore di uscita single ended autocompensato (SC-OPT). La sua particolarità sta nel fatto che il nucleo viene quasi completamente liberato dal peso della magnetizzazione causata dalla corrente anodica. Pertanto, il nucleo si adatta, istantaneamente ed automaticamente, a qualunque livello della corrente anodica. I trasformatori tradizionali, invece, devono sacrificare stabilmente almeno la metà del nucleo per questa necessità improduttiva e parassita e quanto resta (solitamente un 50% scarso) viene messo a disposizione della corrente alternata i cui picchi spesso raggiungono ed oltrepassano la linea di demarcazione tra suono accettabile e suono distorto.
La potenza di uscita di questo amplificatore è di ben 18 Watt RMS e la qualità … superlativa. La realizzazione, il layout dell'amplificatore e il disegno del cabinet sono personali. Il progetto a monte, invece, è a firma di Ari Polisois. La realizzazione di Antonio fu molto apprezzata da Ari Polisois (diventato poi, amico), tanto che la utilizzò nella pubblicazione del suo articolo sulla presatigiosa rivista canadese Audio Xpress che, a sua volta, la pubblicò sulla copertina.
Anno di realizzazione dell'amplificatore Simplex 6C33C: 2007.
schema dello stadio di amplificazione
Risposta in frequenza misurata da Antonio sull'esemplare 6C33C Simplex realizzato da lui
Ari Polisois fu attratto dall'elettronica all'età di 10 anni, dopo aver incontrato un amico che gli mostrò alcuni componenti e una radio a cristalli che aveva assemblato. Chiese ai suoi genitori di acquistare la sua prima valvola (una 117Z3) e iniziò a fare esperimenti. Nonostante un paio di scosse elettriche, riuscì a sopravvivere, ma la valvola non durò a lungo. Quindi costruì un walkie-talkie, un amplificatore stereo Mullard e una stazione di trasmissione per inviare musica a un amico che viveva nell'isolato vicino. Ha studiato elettronica all'Ecole Centrale de T.S.F. con il noto maestro Lucien Chrétien, inventore del sistema anti-sbiadimento, laureandosi infine in Economia e Commercio, presso l'Università del Sacro Cuore di Milano. Una volta in pensione, ha costruito un paio di amplificatori classici, che sono stati pubblicati su Glass Audio. Ben presto è stato coinvolto nella ricerca di nuovi approcci volti a migliorare la riproduzione del suono. Si è concentrato sugli amplificatori Single Ended e sui loro trasformatori audio e, di conseguenza, alla fine ha ottenuto tre brevetti per il circuito Direct Coupling Modulated Bias e un nuovo progetto di trasformatore di uscita (autocompensato con fuga di flusso) per circuiti single ended. Con Giovanni Mariani di Graaf Amplifiers ha ottenuto un quarto brevetto sul il trasformatore Split Core-Stereo Common Circuit che ottiene una riduzione di costo, ingombro e peso, rispetto ad una coppia di trasformatori di uscita standard gapped e, allo stesso tempo, migliorando il basso degli amplificatori single ended. Ari Polisois ha scritto articoli su amplificatori a valvole e trasformatori di uscita per diverse riviste (AudioXpress ex Glass Audio, Elektor Holland, Elektor Germany, Costruire HI-FI Italia e Linear Audio) oltre a svolgere alcune ricerche avanzate nel campo.
Ari Polisois è stato anche un amico molto caro. Pur non essendoci mai incontrati di persona, abbiamo avuto una ricca corrispondenza attraverso la quale abbiamo coltivato la nostra amicizia. All'epoca io guidavo il corso di elettronica per bambini e in quel contesto decidemmo di realizzare, a chiusura del corso, un impianto HiFi per tutti gli allievi che l'avessero voluto fare. In questo Ari fu davvero grande. Ci fornì, al prezzo di costo, tutti i materiali necessari per realizzare ben 9 amplificatori Simplex, oltre alla consulenza per alcuni aspetti tecnici. I fortunati destinatari della gentile offerta furono (oltre al sottoscritto), Franco Bove, Gianni Capuzziello, Michele Colella, Lucia Dentale, Felicia Maselli, Ivana Panunzio, Salvatore Santucci, Taras Suljiac.
Altri articoli sull'argomento sono stati pubblicati su Costruire HiFi n. 48, 67, 68, 69, 81 e 202